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Il Movimento Ecologico della Mesopotamia e la Campagna Make Rojava Green Again invitano a fare azioni per fermare la guerra di Erdogan nel nord della Siria.
#RiseUp4Rojava! Sostenete le giornate internazionali di mobilitazione e resistenza del 27 e 28 gennaio 2019!
La popolazione della Siria del nord e la sua amministrazione autonoma sono sotto attacco da parte dell’esercito turco e dei suoi delegati jihadisti che minacciano di invadere e occupare la Federazione Democratica Siria del Nord. Lo Stato turco e i suoi mercenari vogliono potere, petrolio e terra. Proprio come hanno occupato la regione di Afrîn all’inizio del 2018, questa volta vogliono occupare tutta la Siria del nord.
Oltre a scatenare un disastro umanitario – causando la morte di innumerevoli civili e scacciando milioni di persone dalle loro case – questo assalto minaccia anche di distruggere la rivoluzione sociale basata su ecologia, liberazione delle donne e democrazia che è dispiegata nella regione.
La guerra contro la Federazione Democratica Sira del Nord significa anche guerra contro la natura e il sostentamento ecologico della popolazione. Le guerre per la supremazia che il Medio Oriente ha dovuto affrontare negli ultimi decenni, non solo hanno ucciso milioni di persone – hanno anche distrutto intere aree con incendi di boschi e bombardamenti, contaminato la terra con uranio, munizioni e armi chimiche, e sono risultate nel saccheggio di pozzi petroliferi.
Ma nonostante la distruzione c’è speranza: da anni c’è un movimento ecologico in crescita in tutte le parti del Medio Oriente. In Kurdistan la gente vuole risolvere i problemi creati da cambiamenti climatici, guerre, colonialismo e sfruttamento capitalista. Il Movimento Ecologico della Mesopotamia è stato fondato diversi anni fa per lottare contro le dighe che lo Stato turco sta costruendo e che hanno portato alla desertificazione in Kurdistan e alla distruzione dell’agricoltura tradizionale. In tutto il Kurdistan attivisti stanno lavorando al rimboschimento per combattere inquinamento e desertificazione nel Bakur (Kurdistan turco), così come in Rojava. Il sostegno al rimboschimento è uno degli obiettivi principali della campagna Make Rojava Green Again.
Con l’incombente invasione della Federazione Democratica Siria del Nord, la distruzione della natura arriverebbe a un livello nuovo e minaccerebbe la rivoluzione ecologica in corso nella regione. Per questo invitiamo tutte e tutti coloro che ci sostengono in tutto il mondo ad agire contro la minacciata invasione della Siria del nord da parte della Turchia.
L’aggressione contro la Siria del nord minaccia anche la coesistenza pacifica tra comunità religiose, culture e popolazioni. In Siria del nord oggi è in gioco tutto: si tratta di difendere la speranza, la vita e l’umanità contro il fascismo. La rivoluzione del Rojava è un segnale di speranza per le donne e gli uomini in Medio Oriente e oltre. Mostra che la liberazione delle donne dalla dittatura del patriarcato è possibile. La guerra di Erdogan intende distruggere una società che si basa sulla parità dei diritti e minare tutte le conquiste del movimento delle donne, come è già successo nell’invasione e nell’occupazione di Afrîn.
Gli Stati e le multinazionali in tutto il mondo prendono parte a questo crimine. Numerose industrie europee e statunitensi hanno scambi commerciali con la Turchia, producono o investono sul posto. Banche occidentali forniscono crediti a Erdogan e Stati della NATO hanno dato a Erdogan il via libera per le sue minacce invasione ritirando le loro truppe della regione. Tutti loro partecipano alla guerra contro la Federazione Democratica Siria del Nord e si troveranno di fronte la nostra resistenza.
Insieme alla Comune Internazionalista del Rojava invitiamo a fare azioni da avviare nelle giornate del 27 e 28 gennaio 2019 in tutto il mondo. Tutte e tutti coloro che sono impegnati per la natura e per una vita ecologica, che lottano per un’alternativa femminista, che sono impegnati per i diritti umani e la pace devono essere consapevoli di quello che sta succedendo in Siria. Quello che succede lì ha un impatto su di noi.
Noi chiediamo:
Gli Stati della NATO e la Russia devono opporsi ai piani di invasione dello Stato turco. Devono riconoscere la Federazione Democratica Siria del Nord e i rappresentanti del Rojava devono essere coinvolti nei negoziati sul conflitto in Siria.
La collaborazione economica con Erdogan e lo Stato turco deve essere fermata. Questo riguarda in particolare aziende che producono e investono in Turchia e lì vendono i loro prodotti. Tutte le esportazioni di armamenti, veicoli e carburanti usati per la guerra devono essere fermate.
Voi potete fare qualcosa! Denunciate i governi, le multinazionali, le imprese e le strutture militari nei Vostri Paesi che sono legati al regime di Erdogan e alla guerra contro la Siria del Nord e fateli smettere.
Movimento Ecologico della Mesopotamia & Make Rojava Green Again, gennaio 2019